Akron family

Set 'em Wild, Set 'em Free
La Famiglia Akron è tornata sugli scaffali dei negozi di dischi con il loro quarto album (se si escludono split, dischi dal vivo e tirature limitate a 500 copie), un disco licenziato in Europa dalla Crammed Discs, etichetta che per molti ascoltatori del Vecchio Continente è sinonimo di qualità. E di qualità è intriso questo disco pieno zeppo di sonorità anni settanta, mischiate con sperimentazioni folk tipiche del presente. Un disco difficilmente classificabile, se non fosse che le precedenti fatiche artistiche hanno visto la presenza della Young God di Michael Gira (Swans), etichetta ed artista impegnato nella ricerca di matrice post rock. Ma non allontaniamoci da “Set ‘em Wild, Set ‘em Free” perché gli Akron Family sono la risposta americana al delirio sperimentale dei Radiohead, sono acustici senza essere stucchevoli, sono mistici senza fare proclami di affiliazione. Il terzetto newyorchese, che vive tra la Grande Mela e la Pennsylvania, gioca a rimpiattino con le melodie e poi entra nel tunnel della cacofonia (“Gravelly Mountains Of The Moon”) senza accorgersi di questo cambio di sonorità, con una naturalezza disarmante. Gli Akron Family aprono il disco con una canzone (“Everyone Is Guilty”) che gli anglofoni chiamano “killer song”, tanto è potente e perfetta. In un mondo musicale che sembra aver riscoperto il folk tra le musiche più richieste e seguite, gli Akron Family mettono una pietra miliare sulla strada costellata di nomi, dischi, progetti, e concerti. L’unica cosa riguarda la bandiera americana, nel caso vi irriti, perché qui è presente in tutte le salse. Folk psichedelico, post rock, avant-garde.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)