Anthony Kiedis

Scar Tissue - Autobiografia del leader dei Red Hot
Questa autobiografia è stata pubblicata in Italia nel 2005, ma da alcuni mesi si trova sugli scaffali delle librerie specializzate nella vendita di libri a metà prezzo. Ho quindi deciso che sarebbe diventata la mia lettura durante le vacanze estive. Eccomi in camping tra tedeschi gonfi di birra (stereotipo confermato), italiani troppo rumorosi (altro stereotipo confermato) ed il mio libro. Decido di indossare, per l’occasione, i miei pantaloncini da mare dei Red Hot Chili Peppers di una nota marca americana di abbigliamento da surf e comincio a leggere. Tre giorni dopo riemergo dalle 453 pagine di “Scar Tissue” completamente svuotato. Anthony ci accompagna nella sua vita di tossicodipendente, tra spacciatori cattivi, poliziotti incapaci, chili di “roba” da iniettarsi in vena e storie d’amore che si rincorrono l’una dopo l’altra, mentre il nostro diventa il cantante di uno dei gruppi rock più importanti del globo. La musica, infatti, in questa autobiografia non è la parte centrale del racconto, ma viene piuttosto relegata in un angolo tra le miserie che la dipendenza da droga porta con sé e la morte che ha sfiorato più di una volta Kiedis, sia che si tratti di Hillel, Cobain, Phoenix, o Gloria Scott. Anthony assomiglia di più ad un derelitto, che adesso si fa iniettare ozono, piuttosto che ad un cantante al testosterone come vuole la tradizione dell’hard-core punk americano. “Scar Tissue” mi ha fatto veramente incazzare. Di ritorno dalle vacanze ho riposto i miei fiammanti pantaloncini RHCP nell’armadio, dove possono riposare in pace e sono andato a “guardare” i miei dischi del gruppo americano. Non sono ancora pronto per riascoltarli. Riproverò domani.

Formato: libro


(Pubblicato il: 28/11/2013)