Curtis Jones and the Gossip Terrorists

The Assassination Of Alabama Whitman
Curtis Jones (da non confondere con l’omonimo chitarrista Americano) è il frontman di una formazione partenopea che esordirà con il primo album, “The Assassination Of Alabama Whitman”, venerdì 30 novembre, alla vigilia della notte più tetra dell’anno. Non è un caso se la band ha scelto questa data per uscire alla luce, perché i Curtis Jones & The Gossip Terrorists si muovono tra gli anfratti bui e lugubri della musica. Tra le influenze metterei al primo posto gli Interpol (ascoltate a tal proposito “Kiss The Toad” o “Vincent Van Gogh”), seguiti dagli Editors e dai capi scuola del genere, i Joy Division. Non ho idea se Curtis & C. avranno la forza di salvare il rock’n’roll, o se dovranno soccombere quando saranno illuminati a giorno dai faretti di un palco, ma di sicuro potranno trovare tanti estimatori nei fan di Franz Ferdinand, Echo And The Bunnymen, Cure o Pixies. I quattro hanno infatti dato corpo ad un disco dalle fosche tinte, ben suonato e ben arrangiato. Un disco che non concede troppo al pop sbarazzino da classifica, ma affonda le sue radici tra il dark ed il post rock. Liriche in inglese e non troppi orpelli, fanno di “The Assassination Of Alabama Whitman” un disco da esportare all’estero. Ditelo alla Discipline che ne ha curato la pubblicazione. Tra i pezzi migliori, i già citati, insieme a “Before The Wave Arrives”, “Confidential” (morrisseiana fino al midollo), “Cheap Talk” (un classico per gli amanti del surf rock) e “Youth Of Today” (brano d’atmosfera che mi ha ricordato l’adolescenza quando mandavo a memoria i brani del gruppo omonimo, altra storia). Un disco di spessore, come il dark/post rock può essere. Una bella sorpresa.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)