Get back Guinozzi

Carpet madness
Partiamo dalla cover presente in questo album. Partiamo da “Police And Thieves” pubblicata da Junior Murvin nel 1976 e rifatta in versione punk reggae dai Clash. Ebbene i francesi Get Back Guinozzi riescono a riproporla in una versione pop che rasenta il capolavoro. Bene, posso passare al resto dell’album dandovi, se già non conoscete le gesta del duo, qualche informazione. I Get Back Guinozzi sono attivi dal 2004 nel sud della Francia ed hanno postato tre brani nell’archivio demo della Fat Cat Records, rimanendo in contatto con l’etichetta fino all’invio di un demo album (l’anno scorso), che ha fatto letteralmente impazzire la casa discografica, che ha subito fatto firmare un contratto al duo, nel frattempo diventato un quintetto con base tra Londra e la Francia. Finite le notizie prettamente biografiche si può passare all’album, un vero e proprio viaggio extrasensoriale nei meandri di un pop allucinato, dove riecheggiano i primi Cure, ma anche gli Smiths, una chitarra caraibica, le voci dei B52’s, gli anni sessanta, il dub, gli Animal Collective, l’humour dei Residents e l’intellighenzia dei Talking Heads. I Get Back Guinozzi si divertono a gettare una vena di ironia noir sull’intero album e me li immagino eseguire i dodici pezzi del disco stando su un piede solo, con il corpo piegato in una specie di sbilenco quadro astratto. I Get Back Guinozzi sono così pop da non poter entrare in classifica, perché farebbero sfigurare tutto la musica leccata e superprodotta del mondo intero. I Get Back Guinozzi sono una boccata d’aria fresca. Riempite i polmoni.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)