Grand archives

Keep In Mind Frankenstein
Se avete amato il primo omonimo disco dei Grand Archives uscito l’anno scorso, vi farà piacere sapere che è da poco uscito il secondo capitolo sottoforma di album. Stessa pasta sonora, quindi stesso amore incondizionato. Se invece non conoscete le gesta di questa band di Seattle e siete rimasti fermi alla Sub Pop targata grunge, sappiate che da queste parti si respira un’aria assolutamente pacata, un’atmosfera fatta di canzoni acustiche e suoni così delicati da far piangere anche il più grande st…o che conoscete. Qui ci sono i Beach Boys che guardano CS&N;, mentre gli Shins stanno cercando di remixare un brano dei Fleet Foxes. Dieci canzoni chiuse in appena 35 minuti d’ascolto, il perfetto minutaggio per decidere di ascoltare ancora una volta e poi ancora un’altra l’intero album. Perché “Keep In Mind Frankenstein” rischia di passare inosservato al primo ascolto e sarebbe un vero peccato liquidare questo disco tra quelli che sì, sono carini, ma non aggiungono nulla al genere. Invece i Grand Archives di Mat Brooke (ex Band Of Horses) vanno ascoltati e riascoltati, perché ad ogni nuovo passaggio potrete scoprire nuove fantasie musicali che vi erano sfuggite. “Silver Among The Gold”, “Oslo Novelist”, “Dig That Crazy Grave”, “Lazy Bones” tra le cose migliori. Un disco di indie folk che cita i classici senza diventare un mero esercizio di stile. Mat è rimasto quasi da solo al timone della band, dopo l’abbandono di Ron Lewis, ma non sembra preoccupato. Indie folk per cuori infranti, o per chi possiede una luce particolare negli occhi. Ispirati.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)