Lunacy box

Lunacy box
Debutto sulla lunga distanza per i Lunacy Box, band emiliana che aveva già dato prova di sé con alcune uscite discografiche ufficiali e non. Debutto per un gruppo che, probabilmente per colpa della voce al femminile di Ms Larsen, mi ha ricordato i Lacuna Coil di Cristina Scabbia, anche se decisamente meno metal nelle intenzioni e nei fatti. Il sound dei Lunacy è infatti vicino a certe sonorità electro gothic o industrial. Tra i nomi di riferimento potremmo citare Siouxie, Joy Division, ma anche Nine Inch Nails e Nitzer Ebb. Insomma i numi tutelari di un’area musicale che ha fatto del buio il suo unico e solo verbo. Poco importa se alla chitarra e elettronica c’è un certo Cristiano Santini (ex Disciplinatha), perché il retaggio del passato non c’è, qui si canta in inglese, si realizza una cover di “Hey Man, Nice Shot” dei Filter, a proposito l’intro a questo brano mi piace un casino, si cerca un aggancio con l’estero che potrebbe essere una svolta in termini di ascoltatori, si eseguono due canzoni, “Wrong Lane” e “Save”, molto intriganti (non a caso aprono l’album), ci si inventa una copertina tetra e scura come solo gli adepti al “dark” possono capire e fare. I Lunacy Box hanno dimostrato di quale condimento sono fatti, un giusto pizzico di violenza, un poco di cattiveria, la giusta dose di chitarre da far sanguinare i padiglioni auricolari, il tutto mescolato con melodie e buon gusto. Se i nomi che ho citato prima non sono di vostro gradimento vi aggiungo Evanescence e perché no, anche i Cure di Robert Smith. Adesso non potete dire che i Lunacy Box non meritano la vostra attenzione. Ottimo esordio. Che altro aggiungere.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)