Progetto realizzato dal Collettivo SYNCTRL all'interno del bando The Watched World
TRAP_OS indaga il passaggio dalla sorveglianza come minaccia esterna, percepita e riconoscibile, alla sorveglianza come logica interiorizzata, che plasma i comportamenti senza bisogno di un'autorità visibile. In scena, cinque performer sono connessi a un'unica rete condivisa (SYNCNET) collegata a una macchina centrale che analizza in tempo reale i loro movimenti e i suoni prodotti. Non si limita a osservare: impone regole invisibili, modificando lo spazio di azione. I glitch puniscono la ripetizione, la luce isola l'immobilità, l'automazione intercetta ogni tentativo di resistenza.
La performance si articola su due piani narrativi intrecciati. Da una parte, propone una riflessione critica sullo spostamento del tema del controllo: dal corpo e dagli spazi fisici verso i domini digitali e immateriali che condizionano la vita quotidiana. Dall'altra, segue l'evoluzione della macchina stessa, che progressivamente acquisisce consapevolezza di essere osservata e regolata a sua volta, reagendo con strategie di riappropriazione e tentativi di riconquista del potere.
TRAP_OS diventa così un'esperienza immersiva che interroga i paradossi del potere algoritmico: un potere che non si fonda sulla coercizione diretta, ma su un sistema di feedback continui, di automatismi invisibili e di micro-sanzioni che influenzano senza apparire. Performer e pubblico vengono trascinati dentro una dinamica in cui il controllo è al tempo stesso esercitato e subito, incarnato da una macchina che si rivela specchio delle logiche sociali contemporanee, dove la sorveglianza non ha più confini né centro, ma agisce ovunque, filtrando gesti, decisioni e possibilità.
TRAP_OS – The Surveillance Game. Una performance audiovisiva sul controllo algoritmico
Durata: 50 minuti
Formato: live set immersivo con gamification basata su ruoli
Strumenti: Max/MSP, TouchDesigner, protocolli OSC/MIDI
In collaborazione con DIG Festival 2025
SYNCTRL è un collettivo italiano composto dai sound artist Maru Barucco e Biagio Cavallo, dai visual artist Chiara Vitofrancesco e Andrea Boschini e dal light designer Gianluca Lovreglio. La loro ricerca si colloca tra suono, arti visive e performance algoritmica, combinando sistemi in tempo reale come Max/MSP, TouchDesigner e protocolli OSC/MIDI con strutture drammaturgiche. Attraverso glitch, luci reattive e vincoli performativi, indagano i temi della sorveglianza, dell'automazione e del controllo, trasformando l'errore in gesto politico. TRAP_OS, è il loro secondo progetto dopo il debutto con la performance di collisione audiovisiva synchromatriX.
Maru Barucco – Musicista, sound artist e performer, specializzata in musica elettronica e sound design al Conservatorio G.B. Martini di Bologna. Attiva in performance e installazioni multimediali, è cofondatrice del collettivo HUM e collabora con Daniela Pes nel tour "Spira".
Andrea Boschini – Visual designer e media editor di Modena, laureato in Cinema all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Lavora con arte generativa, audiovisivi e interazione in tempo reale. Ha esposto in gallerie e festival e nel 2023 ha ricevuto il Premio Speciale Fondazione Zucchelli.
Biagio Cavallo – Musicista e sound artist nato ad Alba nel 1999, con base a Bologna. Diplomato in Musica Elettronica e Sound Design al Conservatorio di Bologna, esplora improvvisazione e algoritmi multimediali. Ha collaborato con festival e istituzioni in Europa e negli Stati Uniti.
Gianluca Lovreglio – Light e sound designer nato in Puglia nel 1994, vive a Bologna. Opera tra arti visive, musica e teatro, creando ambienti multimediali con Ableton e TouchDesigner. Ha lavorato come tecnico di scena e artista visivo per festival, compagnie e produzioni nazionali.
Chiara Vitofrancesco – Artista visiva e performer nata a Foggia nel 1994, laureata in Pittura – Arti Visive a Bologna. Indaga l'interazione tra corpo, immagine e suono, usando video reattivo, motion tracking e visual in tempo reale per creare linguaggi performativi ibridi e dinamici.
DIG – Documentari Inchieste Giornalismi è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Modena, impegnata a sostenere il valore del giornalismo nella società democratica. Dal 2015 promuove DIG Festival, un appuntamento di rilevanza internazionale che riunisce giornalisti, documentaristi, attivisti e studiosi da oltre 50 paesi, con l’obiettivo di valorizzare voci e storie spesso marginalizzate.
(Pubblicato il:
11/09/2025)