Sconfini

Musica contemporanea nelle gallerie d'arte modenesi

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Possiamo disgiungere il dato sonoro della musica dalla sua ricezione, e quest'ultima dal luogo dove essa avviene?
Questa riflessione non nuova ma non meno profondamente radicata nel processo del 'fare musica' ha portato nel corso degli anni – dal 2007 al 2011 – la rassegna SCONFINI, curata da Marco Visconti-Prasca, ad offrire un processo di delocalizzazione dei concerti e delle 'performances' improvvisate in spazi non consueti e non pensati per la musica: dalle gallerie private del centro storico modenese ad altri spazi prestigiosi ed evocativi all'interno delle gallerie istituzionali cittadine.
Questo allo scopo di innestare una sorta di corto circuito interpretativo, che invitasse ad una fusione percettiva tra il luogo e la musica.
 
Da formazioni e solisti che hanno offerto un repertorio chiaramente profilato in un senso (jazz) o nell'altro (musica contemporanea europea) come il quartetto di chitarre Four on Six od il violoncellista Rohan de Saram. Ad altri che hanno svelato un lato spoco noto della loro personalità musicale come il contrabbassista Miroslav Vitous od il batterista Doug Hammond che si sono esibiti in 'solo'. Gli artisti britannici del Black Hair Ensemble che hanno saggiato con estrema piacevolezza e levità i confini tra musica e teatro e le voci del gruppo vocale Causa Pulchritudinis e della mezzo soprano greca Angelica Cathariou hanno allacciato un legame sonoro tra la tradizione popolare e l'avanguardia 'storica'. Per arrivare al poliedrico artista veneziano Mauro Sambo ed il compositore inglese Stephen Davismoon con cui Sconfini è poi approdata ad una delle cosidette produzioni 'site specific' per il Lapidario Romano all'interno del Museo Estense.