Techno Pills

No global in edicola<br>
I no global presto in edicola: sembra quasi pronta al debutto in società la rivista mensile curata da Tute Bianche e simpatizzanti di Luca Casarini. Tra le firme di prestigio si parla di Toni Negri, autore del recentissimo ‘Empire’ – diventato un vero cult fra i no global – e i quattro scrittori-fantasma che si nascondono dietro lo pseudonimo ‘Luther Blissett’.
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Tutta colpa dello spot<br>
Alleanza Nazionale ha denunciato Audiradio (http://www.audiradio.it/) – l’organismo preposto all’indagine sull’ascolto radiofonico in Italia – rea, secondo AN, aver ‘gonfiato’ gli ascolti di alcune emittenti, fino ad assegnare 91.000 ascoltatori alla fantomatica Radio Spot Network, in realtà mai entrata in funzione. I dati di rilevazione di Audiradio sono la bussola per determinare le tariffe degli spot pubblicitari.

L’esodo<br>
La radio riprende quota ma i radioamatori sono una razza in estinzione. Almeno così sembra a giudicare dal desolante deserto che ha caratterizzato le ultime convocazioni degli esami per il patentino, rimandati a più riprese per carenza di candidati. Tra i motivi della diaspora, l’attrazione che esercita ancora il mondo di Internet e le questioni ambientali: è infatti sempre più difficile, per colpa dell’elettrosmog, poter piazzare le antenne sui tetti delle case.
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Contratto pre-matrimoniale<br>
L’acquisizione di Stream da parte di Tele+ è ancora in stand by. Occhi e orecchie sono puntati questa volta sulle decisioni dell’Antitrust e dell’Autorità delle Comunicazioni, che si dovranno pronunciare riguardo ad alcune condizioni a garanzia di abbonati e concorrenza. Tra queste, il diritto di ogni club di calcio a sciogliere il contratto al termine di ogni stagione e la possibilità di cedere i diritti di trasmissione dei goal ad altre società che operano su Internet o sui telefonini UMTS, sistemi alternativi alla pay-TV.

Divergenze<br>
TV e PC convergeranno presto in un unico mezzo? James Ackerman di OpenTV, uno dei nuovi dispositivi sempre più diffusi per la tv interattiva, scommette di no, ma concede che tra i due sarà sempre più stretto il legame di parentela, con funzioni ibride e almeno parzialmente incrociate. Come quella dei programmi di video-on-demand dello scatolotto interattivo TiVo (non ancora approdato in Italia). In mancanza d’altro (e di soluzioni abbordabili per le tasche dei più), c’è comunque chi si ingegna come può: è il caso degli utenti MTV, ragazzi tra i 13 e i 29 anni che guardano il canale musicale mentre comunicano tra loro con un programma di istant messaging e ascoltano simultaneamente la loro musica preferita. Più convergenza di così…
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Copyleft versus copyright<br>
Sembra un paradosso, ma è una tutela contro la tutela, ed ha una propria deontologia: è copyleft, una variante dell’open source che in musica è diventata il cavallo di battaglia dell’Electronic Sound Foundation (www.eff.org), un gruppo di San Francisco creato per difendere le libertà civili nell’era della società digitale. L’EFF ha dato vita al modello Open Audio License, figlioccio di Linux che consente di distribuire, copiare, rimaneggiare e ridistribuire i brani, sempre in base a regole Oal, e in base al principio – caro anche al matematico-Nobel John Nash – che cooperare è meglio che perseguire esclusivamente il proprio vantaggio. Le buone intenzioni non sono però ancora riuscite ad indicare una strada per ricompensare chi sul diritto d’autore fa i conti per comprare il pane quotidiano.
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Invisibile ma vero<br>
E’ arrivata la prima tastiera virtuale: immateriale ma funziona. E’ battezzata Siemens e può essere utilizzata esattamente come una tastiera reale, grazie ad un apparecchietto che proietta su qualsiasi superficie l’equivalente di una vera tastiera. Le applicazioni? Moltissime, dal mini-laptop alla telefonia cellulare a soluzioni mediche (ovviamente) '‘sterili’.


(Pubblicato il: 28/11/2013)