Good Morning Boy

Good Morning Boy
Dietro al nome poetico di Good Morning Boy si cela Marco Iacampo, ex componente degli Elle ed oggi proiettato verso una fulgida carriera solista. Il disco d’esordio è infatti una scatola magica fatta con vari pezzettini di puzzle. C’è di tutto, dai fischiettii alle chitarre psichedeliche, dalle voci soniche alle batterie flower power con una spruzzatina di country che non guasta mai. Marco è la nostra risposta all’inglese The The nel suo periodo solitario. Un “pazzo” quindi, che avrebbe dovuto nascere in America, o in un paesino sperduto della Scozia ed oggi sarebbe osannato e venerato da migliaia di fan sparsi per il mondo. Invece è nato in Italia e si ostina a sostenere, perlomeno credo ascoltando il suo cd, la tesi che bisogna realizzare dei dischi che non devono fare da tappeto sonoro alle faccende di casa. Peccato per lui, perché in Italia non esistono masse pronte ad ascoltare un disco, ma masse disposte a chiacchierare, mangiare, sfogliare una rivista, o guardare la tv mentre un cd sta lontanamente suonando. In conclusione solo un consiglio alla Urtovox: spingete Good Morning Boy all’estero, convincetelo a trasferirsi a San Francisco, pagateli il viaggio ed un soggiorno di cinque anni a Edimburgo, fateli cambiare nome e cognome ed optate per Andy McPaddock. Insomma naturalizzatelo straniero ed importatelo in Italia. Good Morning Boy, novello Bob Dylan in acido, mentre ascolta un Beck ispirato dai Belle And Sebastian. Insomma, un “pazzo”.

Formato: cd


(Pubblicato il: 28/11/2013)